Rondine di PrimaveraStorie d’amore tra i banchi di HogwartsDi Scarlet BlakeProtagonisti : alcuni personaggi di Mugglenet, alcuni della saga di Harry Potter (ma sì! Mischiamo tutto nel calderone dei vaneggiamenti! Che c’importa!!!)
Luoghi: Hogwarts, Londra, La Stramberga Strillante.
Tempo: ultimo anno, durante il Torneo Tremaghi<< … non penso che a te, alla… Oh! Ahahahahahah! Profondità dei tuoi occhi… ahahah!!!>> Kev stava leggendo a voce alta una lettera trovata per i corridoi, una lettera d’amore che ora, insieme ad altri Serpeverde, scherniva rumorosamente nel cortile della scuola.
Draco rubò la lettera dalle mani di Kev e ne studiò il contenuto, soffermandosi sull’ultima riga, un’espressione disgustata sulla faccia << Per la barba di Merlino! Conclude anche con un “ti amo”! Ma che robaccia melensa!>> esclamò, appallottolando la lettera, e lanciandola contro un compagno di passaggio. Era uno dei bulgari in visita, che si limitò a guardare male Draco, proseguendo sulla sua strada.
<< Davvero disgustoso…>> stava dicendo Lylyth, seduta su un muretto del chiostro, accanto a Scarlet che sbadigliava garbatamente a tutta la faccenda.
<< Si tratterà di qualche ragazzina del primo anno>> intervenne con un sorriso Felix, asciugandosi una lacrima all’angolo dell’occhio, dopo il gran ridere.
<< E magari… Grifondoro…>> concluse Lylyth, con un nuovo brillio negli occhi. Avanzò di qualche passo e recuperò da dietro un vaso la lettera accartocciata. Ridistese la carta delicatamente e sorrise << Questa accozzaglia di paroline d’amore potrebbe aiutarci ad ammazzare la noia durante la prossima lezione del professor Snape…>>
Scarlet si volse verso l’amica, vagamente interessata << E in che modo vorresti sfruttare la cosa?>> le chiese, guardandola con assonnati occhi verdi.
<< Per l’amor del cielo, Scarlet! Hai un aspetto orrendo stamattina!>> disse Lylyth, scuotendo la testa con disapprovazione << Capisco la voglia di essere la prima del corso, ma non puoi ridurti così!>>
Scarlet, in tutta risposta, sbuffò << La proposta Lylyth…>>
<< Faremo trovare la lettera al professore durante la lezione di oggi pomeriggio… conoscendolo, si divertirà a leggerla davanti a tutti. Se la Grifondoro in causa è lì, ce ne accorgeremmo subito>> rispose la ragazza, scostando una ciocca di capelli neri dalla spalla.
Felix sembrava radioso << Potremmo deriderla davanti a tutti… poverina… non è riuscita a dare la lettera al suo innamorato>>
<< Non credo volesse consegnarla, Felix…>> disse Scarlet pensierosa.
<< E perché no?>> chiese Draco, guardando la ragazza interrogativo << Io ne ricevo in continuazione da parecchie ragazze>> si vantò con un sorriso divertito.
<< Per due motivi. Prima di tutto non è firmata, e mandare una lettera d’amore senza firma è una perdita di tempo. Secondo punto, il ragazzo in questione è irraggiungibile per qualsiasi ragazza… a parte Cho Chang… stiamo parlando di Cedric Diggory, ragazzi… il campione Tremaghi!>>
<< Capirai! Un insulso Tassorosso!>> sbottò Felix, dando un calcio a un sasso << Dovevo esserci io! Sono di gran lunga più in gamba di quel pallone gonfiato!>>
Scarlet annuì << Può darsi, peccato che tu non abbia diciassette anni, ma solo sedici, come tutti noi, del resto… Cedric non prenderebbe neanche in considerazione un’altra ragazza>>
Lylyth rilesse la lettera e sorrise <<oltre al danno la beffa… ma sì!>>
La campana suonò e il gruppetto Serpeverde recuperò il materiale scolastico per andare alla lezione del pomeriggio.
<< Forza ragazzi! Ci attendono grasse risate!>> esclamò Draco, precedendoli per i corridoi, da vero capo.
<< Accidenti!>> sbottò Scarlet, guardando dentro la borsa << ho dimenticato gli appunti della volta scorsa!>> si ricolse a Lylyth << Corro a prenderli… tienimi il posto, d’accordo?>>
<< Certo, cara… ma sbrigati, o quel brontolone ti riprenderà davanti a tutti!>> l’ammonì, prima di unirsi al gruppo.
Scarlet corse verso le scale che conducevano alla sala comune Serpeverde. Entrò nella saletta di studio e vide subito il blocco degli appunti abbandonato sul tavolo accanto al camino, proprio dove li aveva lasciati la sera precedente. Li afferrò e li chiuse in borsa, sospirando << Accidenti!>>
Corse fuori e attraversò il primo corridoio come una furia.
Voltò l’angolo e andò a sbattere con violenza contro un ragazzo, crollando a terra rumorosamente, sotto una pioggia di fogli scappati dalla borsa di cuoio lasciata aperta.
La botta le aveva fatto vedere le stelle e ora, mugugnando dal dolore, Scarlet si trovava sdraiata a terra << Non arriverò ai diciotto anni…>> sentenziò appena udibile, tirandosi a sedere << Ohi! La mia testa… ma chi diavolo…?>>
Una voce profonda le chiese << Tutto a posto?>>
Scarlet si ritrovò a fissare gli occhi grigi di Cedric Diggory, che le tendeva la mano per aiutarla. Indossava la divisa da cercatore di Quidditch e i capelli biondi erano leggermente spettinati, ma nell’insieme, si poteva ben capire come mai tante ragazze fossero innamorate di lui. Era davvero bello.
Dopo quel primo momento di imbambolato stupore, Scarlet scansò sgarbata la mano che Cedric le offriva, sollevandosi a fatica da sola << Attento a dove vai, Tassorosso dei miei stivali!>>
Cedric corrugò la fronte << Ehi! Eri tu che correvi come una pazza! Potevi stare attenta! Perché te la prendi con me?>>
<< Perchè non ti sopporto, Cedric… credi di essere diventato un gran fico da quando sei stato scelto dal calice di fuoco, ma lascia che ti dica una cosa…>> si avvicinò al ragazzo, puntandogli un dito sul petto << un Tassorosso non potrà mai raggiungere la gloria! Siete gli esseri più insulsi di tutta la scuola, praticamente invisibili! Tu non esisti!>>
Il volto di Cedric era un misto tra incredulità e rabbia. Nessuna ragazza gli aveva mai parlato in quel modo, almeno non da quando era uno dei campioni della scuola. La vera seccatura era dividersi il ruolo con un ragazzino, Harry Potter, ma Harry lo aveva aiutato, anche dopo la storia delle “spille”, quindi aveva deciso che era un ragazzino degno di rispetto.
<< Davvero?!>> le disse con voce vibrante di rabbia. Le afferrò la mano con uno scatto, stringendole il polso con forza << Io non esisto?>> l’obbligò a posare il palmo sul suo petto, proprio all’altezza del cuore. Scarlet divenne rossa come il fuoco, gli occhi verdi che mandavano scintille furiose << Lasciami subito la mano!>> sibilò tentando di divincolarsi << Non ti bastano tutte le fessacchiotte che ti scodinzolano dietro?!>>
<< Senti, carina, hai iniziato tu a insultarmi gratuitamente>> le disse Cedric, tenendo ben salda la presa << e posso anche starci alla storia di essere il ragazzo più corteggiato della scuola…>>
<< Quale esempio di umiltà!>> lo schernì Scarlet, strattonando di nuovo.
<< Ma la pianti? Non mi sono mai comportato in maniera scorretta!>>
<< Davvero? Povero, innocente, sempre impeccabile Cedric Diggory! Peccato che questo candore che ostenti sia fasullo quanto una partita di scarabeo truccata… e lascia la mia mano, dannazione!>>
<< No! Devi scusarti con me!>> le intimò il ragazzo, stringendo con più forza << Merito delle scuse, Serpeverde!>>
<< Non ho alcuna intenzione di farlo, Tassorosso!>> s’impuntò Scarlet, fissandolo infuriata.
<< Allora non ti lascio la mano!>> si sentì un po’ stupido, ma era abbastanza seccato da quel modo di fare, da tanta ostentata indignazione nei suoi confronti.
<< Vuoi che mi metta a urlare?>> lo minacciò Scarlet con un sorriso.
Cedric rimase imbambolato per un istante, valutando la cosa. Non poteva compromettersi. Decise di lasciarla andare, anche se a malincuore << D’accordo… ma penso che il tuo comportamento sia assurdo… accidenti, non so neanche come ti chiami…>>
<< Non è affar tuo!>> tagliò corto Scarlet, raccogliendo di corsa le sue cose da terra << Per colpa tua ho fatto tardi a lezione… Snape mi farà pulire calderoni sporchi per tutto il fine settimana…>>
Cedric la guardava divertito << Povera cara… dovrai rinunciare ai tuoi impegni… se ne hai, con questo caratteraccio che ti ritrovi!>>
Scarlet si voltò di scatto verso di lui, sorridendo radiosa << Molti più di quelli che pensi, Tassorosso… fortunatamente non ci sono solo idioti pomposi in questa scuola>> e senza aggiungere altro, si rimise in corsa verso i sotterranei di pozioni.
Cedric rimase a guardare nel punto in cui, fino a qualche istante prima, quella furia Serpeverde aveva inveito contro di lui, insultandolo.
<< Che storia assurda!>> bofonchiò infine, allontanandosi.
Ora doveva pensare agli allenamenti, ma non sarebbe stato facile concentrarsi.
fine prima parte
Edited by Scarlet Blake - 14/5/2007, 02:42